Garantire ai bambini che incontrano la malattia oncologica di poter essere curati allo stesso modo su tutto il territorio. Questo è l’obiettivo primario dell’ Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica (AIEOP), l’associazione scientifica che elabora i protocolli terapeutici medici da applicare a livello nazionale, frutto di studi e ricerche portati avanti su scala anche europea e internazionale. In modo che le cure disponibili possano essere le migliori in area pediatrica. Ovunque.
Lo scorso 2 ottobre a Bologna anche LAD ha partecipato al congresso nazionale annuale AIEOP, con un abstract in cui ha presentato una propria esperienza, riconosciuta di significativo interessante dalla comunità scientifica, in quanto documenta ciò che un lavoro di riabilitazione globale può fare, attraverso gli interventi multidisciplinari messi in atto a WonderLAD e personalizzati su ogni singolo giovane paziente.
È la storia di M., una ragazza di 16 anni, accolta nella casa-abbraccio quando ne aveva 15, su indicazione del Policlinico di Catania a seguito di diagnosi e operazione di tumore cerebrale con effetti collaterali molto pesanti sulla fisicità e su tutti i processi cognitivi. Su di lei è stato modellato dal team di WonderLAD un intervento di riabilitazione globale con arteterapia per il supporto psicologico e con fisioterapia, logopedia e psicomotricità a livello fisico. Questo lavoro di team e la multidisciplinarietà degli interventi hanno permesso di superare ostacoli molto complessi e reali, alcuni legati anche a una forte paura iniziale della famiglia, che è riuscita – grazie al supporto del team LAD – a sbloccarsi e ad aprirsi quando ha toccato con mano i risultati eccezionali raggiunti dalla figlia, in un contesto ricco anche di socialità e di relazioni come quello di WonderLAD.
Ciò che è stato messo in evidenza nell’abstract è proprio l’efficacia dell’interazione tra i vari tipi di azione mirata, grazie alla quale ogni singola attività risulta di forte stimolo e supporto alle altre, e viceversa. Il valore di un intervento multidisciplinare di questo tipo è reso possibile in virtù del prezioso strumento della co-progettazione tra pubblico e privato, in particolare della convenzione firmata lo scorso aprile tra l’A.O.U. Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania e l’Associazione LAD ETS per attuare percorsi assistenziali per il paziente pediatrico oncologico, in collaborazione tra il reparto di Emato-oncologia pediatrica e WonderLAD, riconosciuto come centro polifunzionale adiuvante per la cura e la riabilitazione globale del bambino con malattia oncologica.
La co-progettazione genera, dunque, una collaborazione fattiva tra pubblico e privato, aprendo in questo caso a tutta la comunità i servizi e le attività della casa-abbraccio. Laddove, infatti, il pubblico riesce a offrire tutta una serie di servizi indispensabili da un punto di vista medico, una realtà del terzo settore come WonderLAD mette a disposizione dei giovani pazienti oncologici una serie di altre attività riconosciute come altrettanto determinanti ai fini di un approccio di riabilitazione globale. E questo grazie al coinvolgimento di un terzo settore oggi sempre più strutturato e all’interno di codifiche legislative ben precise. Infatti la co-progettazione è una modalità di collaborazione ben precisa e definita, che implica un dialogo costruttivo e un confronto fattivo tra le due parti, in questo caso il Policlinico di Catania nella persona del direttore generale, Dott. Gaetano Sirna, e della direttrice del reparto Prof.ssa Giovanna Russo, da una parte, e LAD ETS nella persona della sua presidente, Cinzia Favara Scacco, dall’altra. Per mettere a segno una pianificazione realizzabile.
Ciò è stato possibile a Catania, perché sul territorio esiste una struttura innovativa come WonderLAD, che può garantire una condizione indispensabile in campo oncologico, ovvero la salubrità degli ambienti, con climatizzazione a pavimento e filtri ad alta efficienza per il ricambio d’aria. Un luogo in cui, altra condizione necessaria, opera personale altamente qualificato per garantire un programma terapeutico personalizzato di riabilitazione globale, tra dimensione medico- sanitaria con fisioterapia, logopedia, neuromotricità e psicomotricità, e dimensione affettiva e psicologica con i laboratori di Arteterapia. Con una modalità che oggi è riconosciuta a livello normativo, il che dà anche valore agli interventi degli enti di terzo settore, dai quali ci si aspetta anche alta professionalità. Co-progettazione, infatti, significa “progettare insieme” con esperti del settore, per realizzare da ambo le parti un lavoro mirato e utile. Ed è importante sottolineare che non si tratta di volontariato, ma di professionalità specifiche e specializzate, retribuite per la loro qualità di esperti in una determinata materia o area.
WonderLAD è la prova che la collaborazione tra pubblico e privato è realizzabile anche in ambito sanitario. È la prova che “si può fare”. Insieme.