Il mare è mosso nei disegni di Aurora. Questo non è il suo vero nome, eppure la rispecchia. Soprattutto rispecchia il cambiamento che questa ragazza appena ventenne sta attraversando, da quando è entrata a fare parte della grande famiglia di WonderLAD.
Preferisce rimanere nell’anonimato, ma è felice che la sua storia possa viaggiare con questa newsletter, se può essere di testimonianza per altri ragazzi e ragazze come lei.
Unamalattia molto complicata, a partire già dalla diagnosi. E un’adolescenza travolta, nel pieno della sua vivacità espressa attraverso lo sport. Ginnastica artistica, equitazione. Poi il nulla. Solo le cicatrici dei tanti interventi, sul corpo e sull’anima.
A causa della malattia, arrivata quando era alle scuole medie, Aurora si era molto chiusa in se stessa, indurita dall’esperienza negativa e distante dal mondo, come se non riuscisse più a stare a contatto con le proprie emozioni.
Quando è arrivata a WonderLAD, qualche anno fa ormai, la prima cosa che accettò di fare – prima ancora della psicoterapia – è stata la Pet Therapy. Ma con una consapevolezza della precarietà della propria esistenza che ha spiazzato tutti, lucida e ironica in modo a volte dissacrante. Poi, piano piano, con la Pet Therapy Aurora ha iniziato ad aprirsi, ha cominciato la fisioterapia e gradualmente ha accettato l’aiuto della psicoterapia. Un percorso individuale difficile, fatto di dolore e fatica interiore, soprattutto nell’accettare i limiti che la malattia purtroppo le impone. Non vedeva speranza di miglioramento, non aveva fiducia in se stessa né nelle sue capacità, tanto da rinunciare del tutto agli studi una volta presa la maturità. Eppure, poco alla volta, il “caos interno” che la scuoteva ha cominciato a trovare ordine, e quello che lei ha chiamato “il buon continuo” in uno dei suoi lavori di arteterapia l’ha portata a sentire sempre più forte di “volere cambiare”.
Ecco, forza di volontà Aurora ne ha tantissima. Si sente guardando i suoi disegni, quelle barche a vela arancioni e rosse ferme e solide nonostante il vento, le onde, le nuvole cariche di temporali. L’autostima ha iniziato a germogliare, a crescere, e Aurora si è piano piano riconosciuta in un corpo nuovo, forte delle sue qualità interiori. La sua essenza, la sua intelligenza vivace, la sua grande sensibilità e il suo grande animo.
Così Aurora ha deciso di mettersi in gioco. Ha accettato di lavorare in gruppo, in uno dei nostri laboratori di arteterapia, ed è stata la vera svolta per lei, perché finalmente ha avuto il coraggio e la possibilità di aprirsi anche ad altre persone. Il gruppo è stata la sua forza, il riconoscimento del suo dolore, delle sue difficoltà, ma anche la possibilità di sentirsi utile per gli altri, i suoi compagni di viaggio.
Quindi, una nuova spinta: il tennis da tavolo. Aveva sempre amato le attività sportive ed era un cruccio per lei non potere fare più niente. E quando con il tennis da tavolo ha visto che gradualmente, con pazienza, riusciva di nuovo a fare sport, la fiducia è cresciuta ancora un po’ di più e con essa il senso di futuro. Oggi Aurora, nel pieno dei suoi vent’anni così faticosi, immagina un domani, sente che può aiutare gli altri ma anche se stessa, si riconosce un ruolo sociale come giovane donna nella società. E dato che ama tantissimo i bambini, ha deciso di investire nella dimensione dello studio e del lavoro, di iscriversi all’universitàalla facoltà di Scienze della Formazione per diventare un’educatrice. Magari qui a WonderLAD, dove fa già esperienza quotidiana con i nostri bambini, ed è bravissima con loro. Per aiutarla anche in questo suo nuovo progetto di vita, abbiamo fatto richiesta affinché Aurora possa avere un tutor che la aiuti e la sostenga, anche all’interno della casa-abbraccio che tanto ama. Non solo perché si sente protetta e capita, ma anche perché qui si sente libera di essere.
Per noi di LAD, la storia di Aurora è una storia importante da raccontare, perché lei ci ha aiutati a capire fino in fondo il senso di quello che facciamo a WonderLAD offrendo un rapporto personalizzato di riabilitazione globale, che lavora sulla complessità del singolo. La storia di Aurora è la prova tangibile che la riabilitazione del corpo ha un senso nel momento in cui viene chiamata in causa la persona, la sua individualità unica, la sua anima, con attività che coinvolgono pure la sfera emotiva e affettiva.A partire dalla creatività.
Nel momento in cui la sua identità, le sue paure, le sue preoccupazionisono state accolte e abbracciate,oltre la dimensione strettamente fisica da riabilitare,questo l’ha fatta sentire al sicuro. Come se in quella dimensione di preoccupazione non fosse più sola. Ed è così: a WonderLAD nessuno è solo. Bambino, adolescente, giovane adulto o adulto che sia.
La vita di Aurora non si è fermata alla malattia, ma è entrata in un nuovadimensione di crescita e di possibilità. E adesso è lei, ogni giorno, a ricordarci che la vita è un preziosissimo “buon continuo”. Anche sotto i temporali.
Nel corso del 2023, grazie alla solidarietà partecipata che si muove intorno alle nostre attività,abbiamo potuto garantire 8909 ore di servizi (7207 nel 2022), offerti da professionisti altamente qualificati: 2345 ore di Sostegno Psicologico, 3067 ore di Terapie Riabilitative, 1000 ore di Laboratori artistici, 230 ore di attività sportive, 342 ore di Formazione e Supervisione, 825 ore di Area Ricerca, 1100 ore di Scuola in Natura. Abbiamo, inoltre, potuto offrire 593 pernottamenti nelle residenze di WonderLAD a 23 ospiti. Ciò significa, che quest’anno, abbiamo assistito153 bambini (93 nel 2022) e 74 famiglie. Totale speso nel 2023 € 970.000.